sabato 14 luglio 2012

VORREI NON ODIARE QUESTA SERA


di  Josè Hierro



   Vorrei non odiare questa sera,
non portare sulla mia fronte la nube oscura.
Questa sera vorrei avere occhi più chiari
per posarli sereni nella lontananza.
   Dev'essere bellissimo poter dire:
"Credo nelle cose che esistono e in altre
        che probabilmente non esistono,
in tutte le cose che possono salvarmi,
        anche ignorando il loro nome;
conosco la frutta dorata che dona l'allegria."
   Vorrei non odiare questa sera,
sentirmi leggero, essere fiume che canta,
        essere vento che muove la spiga.
Guardo a ponente. S'abbuiano i lunghi percorsi
        che vanno nella notte,
che donano la loro stanchezza alla notte, che entrano
        nella notte a sognare nella sua grande menzogna.





NOI NON CREDIAMO...

di Julia Copus


Noi non cediamo all’amore:
è l’amore che sale in noi
come certa musica,
una sinfonia o una ballata
ed è color seppia
come il tè versato che risale lento
attraverso i mille tunnel perfetti
di una zolletta di zucchero
posata accanto alla tazza.
Sì, l’amore è così:
proprio quando meno ne abbiamo bisogno
quando meno ce l’aspettiamo
una parte di noi vi affonda dentro
per caso o per sbaglio
e l’amore risale attraverso
le nostre vene
e si aggrappa all'interno delle camere del cuore.




QUEL CHE HO DIMENTICATO

di Billy Collins


Quel che ho dimenticato di dirvi in quell’ultima poesia
se avete prestato un minimo di attenzione
è che l’amavo davvero allora.
La luce marittima negli ultimi versi
poteva sembrare artefatta…
e lo stesso si poteva dire
delle molte lune immaginarie
che ho detto ruotavano sul nostro letto mentre dormivamo,
del cosmo racchiuso dalle pareti della stanza.
Ma la verità è che ci piaceva
fare lunghe passeggiate sulle spiagge ventose,
non le spiagge fra il mare di lei
e la terra simbolica di me,
ma le vere spiagge di conchiglie vuote,
mentre il sole sorge e l’acqua viene avanti e ritorna.




DUE INCARICHI

di Viktor Sklovskij



Mi hai dato due incarichi.
1) Non telefonarti.
2) Non vederti.
Adesso sono un uomo occupato.

C’è anche un terzo incarico:
non pensare a te.
Ma tu non me l’hai affidato.

  






INVECCHIARE

di MARIO QUINTANA



Una volta, tutte le strade andavano.
Adesso, tutte le strade tornano.
La casa è accogliente, i libri pochi.
E io stesso preparo il tè per i fantasmi.








ANCORA

di MARIO BENEDETTI



Non ci credo ancora
stai arrivando accanto a me
e la notte è un pugno
di stelle e di allegria
palpo gusto ascolto e vedo
il tuo volto il tuo passo lungo
le tue mani e tuttavia
ancora non ci credo
il tuo ritorno ha tanto
a che vedere con te e con me
che per cabala lo dico
e per i dubbi lo canto
nessuno mai ti rimpiazza
e le cose più triviali
si trasformano in fondamentali
perché stai tornando a casa
tuttavia ancora
dubito di questa fortuna
perché il cielo di averti
mi sembra fantasia
però vieni ed è sicuro
e vieni col tuo sguardo
e per questo il tuo arrivo
rende magico il futuro
e ancorché non sempre abbia capito
le mie colpe e i miei disastri
invece so che nelle tue braccia
il mondo ha senso
e se bacio l'audacia
e il mistero delle tue labbra
non ci saranno dubbi né cattivi sapori
ti amerò di più
ancora.


E MALGRADO TUTTO

di Alda Merini


E malgrado tutto
malgrado la musica
che si ripete incessantemente
fino allo spargimento del cuore
malgrado io non ti veda
e il giorno si apra
con la perenne angoscia
di non incontrare nessuno
tu continui a addossarmi
un numero di ombre
che non entrano
nel mio cuore

tu non sai quanto una forma di donna
può essere circoscritta
dalle ansie di molti uomini
ma non è vero amore
è l'ansia di vedermi risuscitare
per una nuova gettata di poesia

e con me costruiscono case
e ambienti
e idee per i loro sogni
quando mi vedono soffrire per te
pensano che io sia già morta
e di amor tuo
e chiamano tutti a vedermi
e battono le mani
per l'ingannevole successo della vita
ma io non li vedo nemmeno