domenica 17 novembre 2013

DOPO LA BATTAGLIA

di Georg Heym


Nei campi fittamente stanno i corpi,
sul verde pendio, sui fiori, i loro giacigli.
Disperse le armi, le ruote di raggi prive
e ribaltati i ferrei affusti.

Da pozze fumigano fiati di sangue,
in nere e rosse coltri confondono il sentiero.
E schiuma il ventre dei cavalli morti
che all’alba le loro zampe stirano.

Nel gelo della brezza il lamento ancora agghiaccia
dei morenti, quando alle porte orientali
un bagliore smorto appare, un lume acerbo,
il lieve nastro dell’inattingibile aurora.



mercoledì 30 ottobre 2013

Ultima poesia

di Manuel Bandeira


Così io vorrei la mia ultima poesia
Che fosse tenera dicendo le cose più semplici e meno intenzionali
Che fosse ardente come un singhiozzo senza lacrime
Che avesse la bellezza dei fiori quasi senza profumo
La purezza della fiamma in cui si consumano i diamanti più limpidi.
La passione dei suicidi che si uccidono senza spiegazione.



domenica 18 agosto 2013

Apri a chi non bussa

di Fernando Pessoa


Se qualcuno un giorno bussa alla tua porta,
dicendo che è un mio emissario,
non credergli, anche se sono io;
ché il mio orgoglio vanitoso non ammette
neanche che si bussi
alla porta irreale del cielo.
Ma se, ovviamente, senza che tu senta
bussare, vai ad aprire la porta
e trovi qualcuno come in attesa
di bussare, medita un poco. Quello è
il mio emissario e me e ciò che
di disperato il mio orgoglio ammette.
Apri a chi non bussa alla tua porta.


 

PRONUNCIO IL TUO NOME

di Federico Garcia Lorca


Io pronuncio il tuo nome
nelle notti oscure,
quando giungono gli astri
a bere nella luna,
e dormono i rami
delle fronde occulte.
Ed io mi sento vuoto
di passione e di musica.
Folle orologio che canta
antiche ore defunte.

Io pronuncio il tuo nome
in questa notte oscura,
e il tuo nome mi suona
più lontano che mai.
Più lontano di tutte le stelle
e più dolente della mite pioggia.

Ti amerò come allora
qualche volta? Che colpa
ha commesso il mio cuore?
Se la nebbia si scioglie
quale nuova passione mi aspetta?
Sarà tranquilla e pura?
Se potessi sfogliare
con le dita la luna!!


mercoledì 8 maggio 2013












Caro lettore,
trovo di poco gusto entrare nei blogs altrui per lasciare la pubblicità del proprio , senza neppure un segnale minimo di apprezzamento.
Non tengo a queste formalità e ti assicuro che distinguo un apprezzamento da una ruffianeria, ma correttezza e curiosità vorrebbero che, in quel caso, si venisse ricambiati. Nonostante la tua scorrettezza, ho letto alcune proposte pubblicate e posso dire con serenità che non mi hanno entusiasmato sia per l'enfasi utilizzata che deve ancora essere domata, sia per certi luoghi fin troppo visitati dai versi di piccoli e grandi poeti e per l'uso delle tronche che ancòra quelle poesie ad un fine ottocento storicamente sorpassato. Questo, è solo il mio parere, naturalmente e dovrebbe spiegarti la motivazione della rimozione del tuo “commento”.
Tutti i miei auguri di buona poesia. 
 
 

martedì 30 aprile 2013

Sempre questa sensazione di inquietudine

di Gioconda Belli

 
Sempre questa sensazione di inquietudine
di attesa d’altro.

Oggi sono le farfalle e domani sarà la tristezza inspiegabile,
la noia o l’ansia sfrenata
di rassettare questa o quella stanza,
di cucire, andare qua e là a fare commissioni,
e intanto cerco di tappare l’Universo con un dito,
creare la mia felicità con
ingredienti da ricetta di cucina,
succhiandomi le dita di tanto in tanto,
di tanto in tanto sentendo che mai potrò essere sazia,
che sono un barile senza fondo,
sapendo che “non mi adeguerò mai”,
ma cercando assurdamente di adeguarmi
mentre il mio corpo e la mia mente si aprono,
si dilatano come pori infiniti
in cui si annida una donna che avrebbe
voluto essere
uccello, mare, stella,
ventre profondo che dà alla luce Universi...
splendenti stelle nove...
e continuo a far scoppiare pop corn nel cervello,
bianchi bioccoli di cotone,
raffiche di poesie che mi colpiscono
tutto il giorno e
mi fanno desiderare di gonfiarmi come un
pallone per contenere
il Mondo, la Natura, per assorbire tutto e stare
ovunque, vivendo mille e una vita differente...

Ma devo ricordarmi che sono qui e che
continuerò
ad anelare, ad afferrare frammenti di chiarore,
a cucirmi un vestito di sole,
di luna, il vestito verde color del tempo
con il quale ho sognato di vivere
un giorno su Venere.
 




martedì 19 marzo 2013

IL TUMULTO DEL CUORE

di Elisabeth Bishop


Il tumulto del cuore
insiste a far domande
Poi smette e si accinge a rispondere
nello stesso tono di voce
Nessuno coglierà la differenza
Conversazioni prive d' innocenza
al loro avvio, coinvolgono poi i sensi,
nelle intenzioni almeno
E poi non c' è più scelta
e poi non c' è più senso;
Finchè un nome
e tutto quel che implica coincidono.



 

A CASA

di Soledad Álvarez 

È bello tornare
Togliersi le scarpe
Lavare via con l’acqua la polvere del lungo giorno
Toccare nuda le pareti nude della casa
Camminare come cieca tra i mobili, i libri, le lampade
come una cieca che possiede solo queste povere cose
Dovrei sistemare le porte, ridipingere il soffitto
smerigliare gli specchi dove mi smarrisco
dove guardo una che non può scappare da nessuna parte
perché la casa è una torre che nessuno conosce
Meglio così
Mi basta quello che ho
Mie sono le formiche assorte
il percorso brillante delle lumache
la rana appena nata nel bagno di mia figlia
e questo lungo blues per dire il tuo nome
come un trofeo.





 

SUBLIME OSCURITA'


di Gonzalo Rojas




Stanotte ti ho toccato e ti ho sentito
senza che la mia mano si perdesse più in là della mia mano,
senza che mi sfuggissero il corpo e l’udito
in modo quasi umano
ti ho sentito.

Palpitante, non so se come sangue o come nube,
errante,
quasi in punta di piedi, per la casa, oscurità crescente,
oscurità calante, corresti scintillante.

Corresti per la mia casa di legno,
apristi le finestre
e udii il tuo palpito tutta la notte,
progenie degli abissi, silenziosa
guerriera, così terribile, così sublime,
che tutto ciò che esiste, per me, ora,
senza il tuo fuoco è semplice chimera.



Poesia, anno XVI, marzo 2003, n. 170
Crocetti Editore
(Traduzione di Cristina Sparagana)



domenica 10 febbraio 2013

LE CONCHIGLIE

di Paul Verlaine


Ogni incrostata conchiglia che sta
in quella grotta in cui ci siamo amati
ha la sua propria particolarità.

Una dell'anima nostra ha la porpora
che ha succhiato nel sangue ai nostri cuori
quando io brucio e tu a quel fuoco ardi;

Un'altra imita te nei tuoi languori
e nei pallori tuoi di quando, stanca,
ce l'hai con me perché ho gli occhi beffardi.

Questa fa specchio a come in te s'avvolge
la grazia del tuo orecchio, un'altra invece
alla tenera e corta nuca rosa;

Ma una sola, fra tutte, mi sconvolge.


le.it/poesie/poesie-d-autore/poesia-18874>

C'E' CHI MEGLIO DEGLI ALTRI

di Wislawa Szymborska


C’è chi meglio degli altri realizza la sua vita.
E’ tutto in ordine dentro e attorno a lui.
Per ogni cosa ha metodi e risposte.
E’ lesto a indovinare il chi il come il dove
e a quale scopo.
Appone il timbro a verità assolute,
getta i fatti superflui nel tritadocumenti,
e le persone ignote
dentro appositi schedari.
Pensa quel tanto che serve,
non un attimo in più,
perché dietro quell’attimo sta in agguato il dubbio.
E quando è licenziato dalla vita,
lascia la postazione
dalla porta prescritta.
A volte un po’ lo invidio
per fortuna mi passa.