domenica 15 febbraio 2015

NON ESISTONO AMORI FELICI

di Louis Aragon

Nulla appartiene all’uomo Né la sua forza
Né la sua debolezza né il suo cuore E quando crede
Di aprire le braccia la sua ombra è quella di una croce
E quando crede di stringere la felicità la stritola
La sua vita è uno strano e doloroso divorzio
Non esistono amori felici

La sua vita somiglia a quei soldati disarmati
Ch’eran stati preparati a un diverso destino
A che può servire che s’alzino al mattino
Loro che si ritrovano la sera sfaccendati inerti
Dite queste parole Mia vita E trattenete le lacrime
Non esistono amori felici

Mio amore bello mio caro amore mia lacerazione
Ti porto in me come un uccello ferito
E quelli senza capire ci guardano passare
Ripetendomi dietro le parole che ho intrecciato
E che per i tuoi grandi occhi così presto morirono
Non esistono amori felici

Il tempo per imparare a vivere è già passato
Piangano nella notte i nostri cuori all’unisono
Quanta infelicità per la più piccola canzone
Quanti rimpianti per scontare un fremito
Quanti singhiozzi per un accordo di chitarra
Non esistono amori felici

Non esistono amori che non siano dolore
Non esistono amori che non strazino
Non esistono amori che non lascino il segno
E non più che di te l’amor di patria
Non esistono amori che non si nutrano di pianto
Non esistono amori felici
Ma è il nostro amore di noi due


mercoledì 4 febbraio 2015

COME UN MIRACOLO

di Mila Kacic


È come un miracolo il contatto di due pelli,
la percezione di un profumo
che è anche il tuo profumo,
lo aspiri con le narici dilatate
per non scordarlo mai più.

È come un miracolo la mano che
scivola carezzevole sulla tua spalla,
sui seni
che non sono altro
che attesa.
Una mano che si fa strada
oltre il ventre, là
dove può andare solo chi
è il tuo uomo,
da sempre una parte di te
che vuole solo visitare i suoi paesaggi.

Il contatto di due pelli
è come una unione,
è desiderio
ed è appagamento.

Ma peggio della morte
è quando nessuno più
ti tocca.


martedì 3 febbraio 2015

L'INCHIOSTRO NERO CHE DANZA SULLA CARTA

di Pedro Tamen


L’inchiostro nero che danza sulla carta
garantisce l’eternità di chi impugna
l’oggetto ballerino e freddo
(credevo un tempo, o semplicemente
fingevo di presumere). L’inchiostro
di qualunque colore e la carta
o ferro dove si iscriva
passano volatili come le dita
piene d’intenzioni e come
il suono del cuculo tre volte ripetuto.
Al silenzio che segue nessuno forse
risponde, poiché non sa
che c’è stato un suono, una verità, un prima.



CERTIFICATO DI GARANZIA

di Ewa Lipska


La nostra macchina da matrimonio
si è inceppata all’improvviso.
E benché continuiamo
a pelare i pomodori
a tagliare sottilmente l’aglio
a infarcire la serata
di parole sul sesso
e a mangiare ricordo
dopo ricordo
cerchiamo nervosamente
il certificato di garanzia
che mantiene la parola.